14 Maggio > 19 Giugno 2016

Venezia - Scoletta della Bragora

Campo Bandiera e Moro


ORARI

Martedì e Mercoledì : 14>18

Da Giovedì a Domenica : 10>18

Lunedì chiuso


INGRESSO LIBERO


DODICI ARTISTI INTORNO A UN VOLTO

di Anna Caterina Bellati

Conosco Fulvia Zambon da molti anni e ho visto crescere la sua consapevolezza di pittrice caparbia e mai paga di se stessa. Il percorso che l’ha condotta fin qui passa attraverso una profonda analisi interiore. La sua maniera di dipingere, benché figurativa, non ha mai attinto al vero, nel senso che ripetere la forma di oggetti e persone e paesaggi trasferendoli sulla tela senza connotarli concettualmente, non la riguarda. Per l’artista torinese quel che gli occhi registrano non è interessante di per sé, i suoi dipinti sono scene dove si consuma un’azione.

Ma un’azione ferma, dove il ricordo di quel che è avvenuto ha modificato per sempre il corso dell’esistenza dei protagonisti, siano esseri animati che inerti. Questo vale in special modo per il ciclo delle Baby Carriages. Tuttavia anche negli scorci della serie The Outside World a contare non sono la strada, i palazzi, i lampioni, le insegne sfolgoranti nella notte, a pesare è piuttosto l’assenza di esseri umani, auto, animali, qualcosa che indichi movimento. Tutto è già accaduto, tutti sono andati via e nemmeno un po’ di polvere si alza dal selciato. Zambon ragiona sugli effetti permanenti che l’esperienza ha prodotto nel profondo di ciascuno.


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(ANSA) - MILANO, 11 MAG - 

"La regola del volto": questo il titolo di una mostra che si inaugura sabato 14 maggio alla Scoletta della Bragora a Venezia, e che propone fino al 19 giugno una rivisitazione contemporanea del tema per eccellenza dell'arte, quello della figura umana. "La regola del volto - spiega la curatrice della mostra, Anna Caterina Bellati - è una rivisitazione delle innumerevoli varianti attraverso cui il volto umano è stato raffigurato nell'arco della storia della pittura, della scultura, della fotografia e altre forme d'arte visiva, a partire dall'impiego della sezione aurea sino ai visi contemporanei tanto lontani dall'idea classica di bellezza". La mostra, organizzata da Bellati Editore, in collaborazione con Arte in Bragora e con il patrocinio del Comune di Venezia, propone 12 artisti contemporanei: Damiano Casalini, David dalla Venezia, Domenico di Genni, Ettore Greco, Anna Lorenzini, Marco Martelli, Alberto Salvetti, Silvano Scolari, Sara Teresano, Fulvia Zambon, Oliviero Zane, Dania Zanotto.

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COME ARRIVARE



Campo Bandiera e Moro (o della Bragora) è una caratteristica piazzetta veneziana in pieno centro città, nel sestiere di Castello. E' un suggestivo angolo che ben rappresenta la Venezia di un tempo e l'affascinante vivere a misura d'uomo.

Il Palazzetto della Scoletta si trova a fianco della chiesa di San Giovanni. Da alcuni anni è tornato ad essere un importante spazio per l'arte.

Si raggiunge comodamente con i vaporetti di linea ACTV grazie alle fermate dell'Arsenale e di San Zaccaria.



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Alla ricerca del numero perduto

di Angelo Bugatti


Eravamo arrivati verso le 12.00 a Termini, un’opera di architettura straordinaria, per forma e tecnica costruttiva. Solo poi è venuto Nouvel a Lucerna, per esempio, dopo Gentili Tedeschi alla Stazione Garibaldi di Milano.

Alla ricerca della divina proporzione, non potevo che percorrere Roma, la città più bella del mondo. Non sapevo immediatamente spiegare questa mia affermazione alla dottoressa che ci accompagnava, in una città sporca e con strade dissestate: allora Paola mi ha suggerito la combinazione di storia e percorsi di cultura e vita reale, di Bernini accanto a Borgo Pio, di aranci e pini marittimi, di respiro e di magnificenza, di Campidoglio e di via Ripetta. Si, la geografia e l’ambiente fanno il resto, lasciano addirittura  poco spazio al genio di Bernini. C’è tutto a Roma, tutto quello che è legato all’uomo e alla collettività, ai suoi bisogni, materiali e spirituali: c’è la Frutteria piena di frutta (chiamata così invece dell’Epoca della frutta, per esempio), accanto a Fontana di Trevi e vicino alla caserma del Reggimento dei Corazzieri. Qui la dottoressa ha avuto un sussulto, belli ma sproporzionati, il bacino si allarga, non sono armonici. E in effetti “la lunghezza del corpo umano dalla sommità del capo alla pianta dei piedi è sei volte la sua larghezza da un fianco all’altro e dieci volte lo spessore misurato al fianco della schiena al ventre.[1]



[1] Agostino, La città  di Dio, Torino 1992, XV 26, pag. 681 di Robert Tavernor,  Leon Battista Alberti, a cura di Joseph Rykwert e Anne Engel, Olivetti Electa, Milano 1994, pag. 300


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