IL VUOTO E LE FORME  è giunta alla sua 5. Edizione. 

La Biennale d’Arti Visive di Chiavennaistituita nel 2008, per l’occasione si intitola Percorso animale.

L’evento propone un considerevole numero di lavori realizzati site specific sul tema del bestiario, nel rispetto di regole auree della tradizione intorno a questo tema pittorico e scultoreo.

Fin dal Medioevo i miniaturisti, i decoratori e coloro che abbellivano le cattedrali e i palazzi del potere, raffigurarono nella pietra e in seguito su tavola o tela, qualità e caratteristiche di animali reali e immaginari (come l’unicorno, la sirena, l’ippogrifo) ai quali si attribuiva una valenza filosofico-religiosa.

Gli autori invitati a Chiavenna prendono le mosse da questo principio per aprire davanti allo sguardo dello spettatore un largo ventaglio di letture del mondoanimale. Il concetto sotteso è quello di far entrare il visitatore in un mondo al quale si è abituati ma passando da una porta segreta.

Chi sono oggi gli animali per la razza umana? Cosa rappresentano, quanto davvero sappiamo interagire con loro o comprenderne la natura? E qual è per contro il loro sguardo nei nostri confronti, come ci percepiscono, perché - e questo è un dibattito a livello mondiale - siamo passati nei millenni dall’uso indiscriminato delle bestie, pur in molte regioni della terra ritenute sacre, al sospettare addirittura osseggano un’anima non così diversa dalla nostra?

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