GOLA CARPI MORLOTTI

Tre stagioni fra gli alberi


ENNIO MORLOTTI

 

1910 - Nasce a Lecco il 21 settembre, terzo di cinque figli.

1917-1922 - Studia in collegio per cinque anni all’Istituto Ballerini di Seregno.

1923-1936 - Lavora come contabile in un oleificio, in seguito è impiegato in un colorificio, poi diventa operaio. In questi anni, ricordati con amarezza (“… sentivo dentro di me una ribellione, quell’impiego mi pareva un lento suicidio…”), affronta l’arte antica visitando chiese e musei.

1936-1937 - Si licenzia dal lavoro e consegna la liquidazione al fratello affinché gli invii un mensile a Firenze, dove va a studiare pittura all’Accademia d’Arte sotto la guida di Felice Carena. Si appassiona a Piero della Francesca, Masaccio e Giotto.

1937-1938 - Ritornato a Lecco, comincia a dipingere Paesaggi. Espone in una mostra sul Paesaggio lecchese. Recupera con la vendita di tre quadri i soldi per recarsi a Parigi. Vi resta per due mesi. (“… A Parigi, dove sbarcai nel ’37, non lavorai per niente. Biblioteca, quadri e altro…”). Visitando la Rassegna dei Cinquant’anni della pittura francese resta affascinato dalle Bagnanti di Cézanne. Visita anche il padiglione spagnolo, dove vede Guernica di Picasso e la serie Sogno e menzogna di Franco. Acquista alcune riproduzioni di Guernica per sé e per gli amici in Italia.

1939 - Lavora nella chiesa degli Istituti Riuniti Airoldi & Muzzi a Germanedo di Lecco eseguendo la grande pittura murale Processione del Corpus Domini. Grazie a una borsa di studio si trasferisce a Milano dove frequenta per tre anni l’Accademia di Brera sotto la guida di Aldo Carpi e Achille Funi.

1940 - Partecipa a Corrente di vita giovanile, il giornale e movimento che diventeranno il simbolo dell’opposizione artistica al regime. Stringe amicizia con Ernesto Treccani, Arnaldo Badodi, Bruno Cassinari, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Aligi Sassu e Italo Valenti. Del gruppo fanno parte anche i critici Raffaello De Grada, Marco Valsecchi e Mario De Micheli, nonché poeti e scrittori come Salvatore Quasimodo e Elio Vittorini. Nello stesso periodo aiuta Achille Funi nella realizzazione di due grandi affreschi all’Esposizione Universale di Roma.

1941-1942 - Partecipa al III Premio Bergamo, esponendo tre opere (due Nature morte e un Nudo). Riceve un premio per la sezione Tema libero. Si ritira a Mondonico con Cassinari e realizza una serie di Paesaggi. Inizia a dipingere le prime Statue.

1943 - Presta servizio militare prima a Como e poi a Villa Literno (NA). Con Cassinari e Treccani espone alla Galleria della Spiga e Corrente di Milano; sempre con Treccani redige il “Primo Manifesto di Pittori e Scultori”.

1944 - Si ammala di malaria. Ritorna a Lecco a piedi e con mezzi di fortuna.

1945-1946 - Si iscrive al PCI, ma ci resta per soli sei mesi. Partecipa attivamente alla vita culturale del tempo e pubblica vari scritti sulle riviste: Pittura, Il ‘45, Numero e L’Italia libera. Nello stesso periodo collabora anche alla stesura del manifesto Oltre Guernica.

(“...Caro Picasso, eravamo in tanti allora convinti che con Guernica la pittura aveva trovato la strada. Quel “tanti” ci portava alla convinzione assoluta. Con Guernica abbiamo cominciato a voler vivere, a uscir di prigione, a credere alla pittura e a noi, a non sentirci soli, aridi, inutili, rifiutati; a capire che anche noi pittori esistevamo in questo mondo da fare, eravamo uomini in mezzo agli uomini, dovevamo ricevere e dare.”).

1946 - Lavora a Groppello, nel piacentino, con Bruno Cassinari. (“… E anche qui fu la voce della natura a solleticarmi… non era l’albero o la casa che mi interessava, ma il senso panico di cui sentivo invaso il paesaggio, la risonanza interiore di quella natura…”). I due versano in gravi condizioni economiche. Morlotti aderisce al Manifesto del Realismo e, in ottobre, allestisce la prima personale alla Galleria Il Camino di Milano. Alla fine dell’anno aderisce al Fronte Nuovo delle Arti.

1947 - Incontra Lionello Venturi che gli fa ottenere una borsa di studio per due anni a Parigi. Anche Birolli, al quale è stata concessa la medesima borsa di studio, sarà in Francia con lui. A Parigi, Morlotti frequenta Picasso, Braque, Dominguez, De Staël, Sartre, Camus. Ma dopo soli due mesi di permanenza torna a Milano ed espone alla I Mostra del Fronte Nuovo delle Arti alla Galleria La Spiga.

1948 - Con gli altri artisti del Fronte è invitato alla XXIV Biennale Internazionale di Venezia. Il Fronte si divide in due schieramenti artistico-ideologici: da un lato gli idealisti aderenti alle direttive di Togliatti; dall’altro i veneziani con Birolli e Morlotti.

1949-1951 - Partecipa alla XXV Esposizione Biennale Internazionale di Venezia e a quella di San Paolo del Brasile.

1952 - Dopo la rottura con il Fronte aderisce al Gruppo degli Otto guidato da Lionello Venturi.

1956 - È invitato alla XXVIII Biennale di Venezia, dove allestisce una sala personale. Vince il Premio “Acquisto Parlamento” concesso dal Senato, con l’opera Studio per colazione all’aperto.

1957-1958 - Partecipa alla XXVIII Edizione del Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia” e vince il I Premio con l’opera Collina d’estate. Espone al Centro Culturale Olivetti di Ivrea, presentato da Testori. Espone a Roma con Burri e Vedova alla Galleria La Salita, presentato da Crispolti. Espone alla Galleria La Loggia di Bologna, presentato da Marchiori.

1959-1960 - Si stabilisce a Londra. Espone alla Viviano Gallery di New York, presentato da Michel Tapiés: Oli e disegni; Vegetazioni e Nudi. Espone alla V Biennale di San Paolo del Brasile e alla mostra Italia-Francia di Torino.

1960-1961 - Estate: trascorre l’intera stagione a Bordighera. Iniziano qui le serie dei Cactus e dei Paesaggi liguri. (“... È ancora il senso dell’organico ad esprimersi in quei paesaggi. In Liguria ho incontrato per caso un sottobosco bellissimo e misterioso, diversissimo dalla natura che vedevo in Brianza e ho iniziato a dipingere quel mistero.”). Autunno e inverno: soggiorna a Londra e in Scozia.

1962 - Sala personale alla XXXI Biennale di Venezia. In questa occasione gli viene assegnato (ex-aequo con Capogrossi) il premio riservato a un artista italiano. Espone in numerose collettive con Birolli, Cassinari, Afro, Guttuso: a Milano, Lugano e Cortina d’Ampezzo. Per la Galleria Il Milione di Milano, viene pubblicata una monografia con testo di Arcangeli.

1963 - Dipinge Girasoli, Nudi, Ulivi nelle sue case a Cagliano, a Milano, a Bordighera. Prima Antologica a Lecco. Partecipa al VII Premio Modigliani a Livorno nella mostra Aspetti della ricerca informale in Italia fino al 1957. Riceve un riconoscimento al Dunn International Award 1963.

1964 - Mostra alla Galleria Odyssia a New York. Espone alla XXXII Biennale di Venezia nella mostra Arte d’oggi nei musei.

1966 - È presente ad Arte italiana contemporanea, al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Città del Messico. Espone all’Ente Premi di Roma, a Palazzo Barberini presentato da Sangiorgi, Cooper e Russoli. La mostra sarà poi alla Kunsthalle di Darmstadt e a Basilea.

1967 - Espone alla Galleria Comunale di Arezzo con Burri, Cagli, Fontana, Guttuso, Morandi, Morlotti, presentata da Crispolti e Del Guercio.

1968-1969 - Mostra alla Galleria Bergamini di Milano. Scheiwiller pubblica una monografia con testi di Valsecchi e Sutherland. è invitato alla mostra Intervento sulla realtà a New York alla Galleria Odyssia.

1970-1971 - Espone con Morandi alla Galleria Il Milione a Milano, presentato da Tassi. Espone alla Galleria Odyssia di New York con Manzù e Morandi. Mostra alla Marlborough di Londra. Sono gli anni tra il ‘70 e il ‘77, nei quali nasce la serie dei Teschi e in contemporanea comincia a lavorare sul tema delle Rocce: (“... Ho fatto dei Teschi in commemorazione dei miei amici, Francesco Arcangeli, ... e ho visto che spogliavo la realtà di questa linfa, di questa vegetazione, non so, di questa carne che vive, e così sono arrivato sia ai Teschi che alle Rocce.”).

1972 - Sala personale alla XXXVI Biennale di Venezia. Due antologiche ad Acqui Terme e San Giminiano. Escono tre monografie edite dal Club degli Amici dell’Arte, dalla Galleria Cocorocchia e da Vangelista. Mostra a Firenze a Palazzo Strozzi.

1973 - Partecipa, a Villa Reale di Monza, alla mostra Pittura in Lombardia 1945 - 1973.

1974 - Espone a Palazzo Reale a Milano, in Cinquant’anni di pittura italiana nella collezione Boschi Di Stefano. Di seguito è ancora a Palazzo Reale a Milano, nella mostra La ricerca dell’identità. Partecipa alla mostra Aspetti del Naturalismo Lombardo: da Gola a Morlotti, a Villa Manzoni a Lecco.

1975 - È a Mendrisio, nel Canton Ticino. Qui inizia a dipingere le Rocce, tema che continuerà in Liguria e a Porlezza.

(... mi è nata questa emozione della roccia anche perché era esaurito un  certo ciclo di vegetali a cui ero legato per delle ragioni anche fisiologiche, credevo molto nell’organico... ma da due anni ormai  mi attardavo a ricalcare schemi consueti...)

È presente alle Scuderie della Pilotta di Parma con la mostra personale Figure. 1942-1975, presentata da Roberto Tassi. Mostra alla Marlborough di Zurigo dove espone Ricordo di Hölderlin.

1976 - È ancora a Bordighera dove lavora sempre sul tema delle Rocce. Il Museo di Alessandria gli dedica una Antologica con presentazione di Marisa Vescovo. Partecipa alla mostra Los Artistas by Olivetti al Museo d’Arte Contemporanea di Caracas.

1977 - È presente a Pittura Italiana 1950-1970 al Museo Nazionale di Breslavia e alla rassegna Ufficio Centrale Artistico che passa a Varsavia, Berlino Est, Vienna e Lugano.

1978 - Personale alla Compagnia del Disegno di Milano dove presenta i Teschi, fra i quali alcuni importanti omaggi a Francesco Arcangeli. Saggio di Giovanni Testori, L’orafo fedeIe e disperato. Espone a Taranto e a Napoli: Corrente, Cultura e Società. Nel Palazzo del Parco di Bordighera presenta la mostra Pastelli e Disegni 1954-1978.

1979 - Espone alla Galleria Bottega d’Arte di Acqui Terme, presentato da Carluccio. Alla Compagnia del Disegno di Milano viene allestita la mostra Morlotti, le rose e le mele. Partecipa a Il disegno in Italia oggi, al Teatro di Reggio Emilia.

1980 - A Lecco esegue, per l’Istituto Tecnico per Geometri G. Bovara, un grande mosaico intitolato Nudi nel paesaggio. Alla Compagnia del Disegno di Milano espone nella mostra Acquisizioni della Collezione Vaticana d’Arte Religiosa Moderna.

1981 - È invitato alla Fondazione Corrente a tenere due conferenze durante i due dibattiti: Testimoni a Milano della Cultura Artistica dal 1943 al 1946, e Il mio progetto di intellettuale.

1982 - Alla Galleria Bergamini di Milano, presentato da Roberto Tassi, espone le Rocce. Per le edizioni Fabbri esce la monografia di A.C. Quintavalle, Morlotti. È presente a Palazzo Reale per Milano Anni Trenta, Arte e Cultura in Italia.

1983 - Il museo di Lecco Villa Manzoni, espone i dipinti della Collezione Ponti-Loren. Mostra di pastelli alla Casa del Machiavelli di Sant’Andrea in Percussina. Mostra L’Informale in Italia alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna e mostra Il segno della pittura e della scrittura alla Galleria Permanente di Milano. A Ravenna gli viene dedicata una Antologica alla Pinacoteca Comunale, con presentazione di Pier Giovanni Castagnoli.

1984 - Viene invitato alla XXIX Edizione della Biennale Nazionale d’Arte di Milano ed è presente anche nella mostra Artisti e scrittori che si tiene alla Rotonda della Besana, sempre a Milano.

1985 - Esposizione delle Rocce (1975-1984) al Museo d’Arte Moderna di Modena. Partecipa alla mostra Il movimento d’Arte e Cultura di opposizione a Palazzo Reale a Milano. Espone in Morandi e il suo tempo alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna.

1986 - Esce, edita dalla Galleria Bambaia di Busto Arsizio, la Bibliografia della Crica e Catalogo delle Mostre, con presentazione di Dante Isella. Partecipa alla mostra Otto Pittori Italiani 1952-1959, insieme ad Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Santomaso, Turcato e Vedova nel Padiglione d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano.

1987 - Espone alla mostra Informale in Italia al Kunstmuseum di Lucerna. Palazzo Reale di Milano gli dedica una Antologica con presentazione di Gianfranco Bruno.

1988 - È invitato alla XLIII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, dove è presente anche alla rassegna Il Fronte Nuovo delle Arti alla Biennale di Venezia del 1948. Partecipa a Francoforte a Courbet e l’Informale a Torino.

1989 - A Villa Manzoni, a Lecco, espone Bagnanti, Paesaggi, e Fiori. Alla Galleria Bergamini di Milano è presente nella mostra Dal Gruppo degli Otto all’Informale; mentre alla Galleria Bergamini espone le Bagnanti.

1990 - Il comune di Forte dei Marmi gli dedica una Antologica nella rassegna La Versiliana e la Galleria Bergamini lo presenta in Opere Recenti - Figure nel Paesaggio.

Espone in Memorie del futuro. Arte Italiano desde las Primeras Vanguardias a la postguerra, al Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. Esce il volume Ennio Morlotti - Opera incisa, presentato da Dante Isella.

1991 - La Galleria d’Arte Moderna di Bologna gli dedica la mostra Ennio Morlotti, dipinti 1954-1964. La Banca Briantea organizza a Merate, a Palazzo Albini, Morlotti, oli e pastelli, curata da Bellati. Espone a Stoccolma in Bildlyrik from Italien. Il miraggio della liricità, Arte astratta in Italia.

1992 - La Galleria Bergamini di Milano propone Morlotti. Dipinti 1954-1964 e sempre a Milano la Galleria Ruggerini & Zonca esibisce le Bagnanti del 1991 e 1992. Nella notte tra il 14 e il 15 dicembre si spegne nella sua casa di Milano. Raffaele De Grada ricorda l’amico in un commovente articolo sul Corriere della Sera dal titolo Il paesaggio dell’anima. Nelle sale di Palazzo dei Diamanti a Ferrara, viene allestita la mostra Morlotti. Opere 1940-1992.


Guida ai temi di un percorso

11

marzo

Ore 21.00



Presso la Scuola Materna in Via Sommi Picenardi, 

presentazione del progetto

GOLA CARPI MORLITTI.     Tre stagioni fra gli alberi.

Saluti del Sindaco e della Presidente della Sezione FAI Alta Brianza. 


Relazioni di 

Massimo Cogliati e 

Anna Caterina Bellati


Comune di Olgiate Molgora

www.comune.olgiatemolgora.lc.it 


GOLA CARPI MORLOTTI

Tre stagioni fra gli alberi

Guida ai temi di un percorso


Nel 2003 il Comune di Olgiate Molgora organizzò la mostra intitolata Gola Carpi Morlotti. Tre stagioni fra gli alberi.

L'obiettivo dell'esposizione non fu solo quello di rendere omaggio ai tre artisti che, per motivi diversi, avevano operato sul territorio comunale, ma anche offrire la possibilità di apprezzare i luoghi rappresentati nei dipinti: il Buttero (la dimora di Emilio Gola) e Mondonico (la frazione olgiatese ai piedi del Monte di Brianza dove, affiancati, c'erano la residenza di Aldo Carpi e lo studio dello stesso Gola; lì, per qualche tempo, aveva soggiornato anche Ennio Morlotti). 

Ora si vuole completare il progetto avviato installando una serie di pannelli che riproducono alcuni di questi dipinti in modo da ricreare un percorso ideale nei luoghi rappresentati dai tre artisti.

Il titolo Tre stagioni fra gli alberi rimanda a tre stagioni della pittura italiana, e lombarda in particolare, le cui ragioni sono documentate nel catalogo della mostra del 2003, pubblicato dal Comune di Olgiate Molgora e dalla casa editrice Cattaneo di Oggiono.

Seguendo il percorso del progetto, in un ambiente piacevole e incontaminato, partendo dal Buttero fino alle colline e al Valloncello di Mondonico si incrociano i luoghi che hanno ispirato i tre pittori e che, fortunatamente, hanno per lo più mantenuto intatta la bellezza di allora.

Con questa proposta l'Amministrazione Comunale di Olgiate Molgora intende proseguire l'attività di valorizzazione del patrimonio paesaggistico, storico e artistico del proprio territorio in continuità con le iniziative realizzate negli anni precedenti.


Dorina Zucchi

Sindaco di Olgiate Molgora


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