GOLA CARPI MORLOTTI

Tre stagioni fra gli alberi


ALDO CARPI

 

1886 - Aldo Carpi nasce a Milano il 6 ottobre, quinto dei sette figli di Amilcare Carpi e Giuseppina De Resmini. Il padre, medico di grande umanità, aveva numerosi pazienti nel mondo degli artisti.

1903 - Comincia a dipingere nello studio di Stefano Bersani, con cui continuerà a lavorare anche studiando a Brera.

1906-1910 - Dopo il liceo classico entra all’Accademia di Brera, dove studia con Cesare Tallone, Giuseppe Mentessi, Achille Cattaneo. Fra i compagni di corso ci sono Funi, Carrà, Comboni, Penagini. Conosce molti artisti dell’ultima generazione ottocentesca: spesso è ospite a Bordighera da Pompeo Mariani, del quale ritrae la figlia Maria; tiene una corrispondenza con Luigi Rosso, è amico di Emilio Gola, incontra Medardo Rosso e Bistolfi.

1911 - Dipinge i suoi primi quadri significativi: Il guardiano di re Enzo, Cristo fra gli operai, La pecorella smarrita, I fidanzati.

1912-1915 - Esordisce sulla scena artistica prima a Milano, con Il Battesimo, poi alla Biennale di Venezia (Lectio prima Isaiae), dove nel 1914 espone La sera e il Dopo cena, che, premiato, entra a far parte della Galleria d’Arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze. Dipinge, inoltre, Arlecchino e Colombina e Le amanti. Nel 1914 dipinge la prima maschera (La fuga).

1915 - Volontario allo scoppio della prima guerra mondiale, viene mandato come tenente di fanteria sui monti Lessini, dove ha l’incarico di disegnare gli eventi della ritirata serba. Nasce così la cartella Serbia eroica, che sarà pubblicata nel 1917.

1917 - Durante una licenza sposa Maria Arpesani. Dal matrimonio nasceranno sei figli: Fiorenzo, Pinin, Giovanna, Cioni, Paolo e Piero.

1918 - Imbarcato sull’incrociatore San Marco prende parte all’azione su Durazzo e agli sbarchi a Pola e a Fiume. Gli viene assegnata la Medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione per i disegni sulla ritirata serba.

1919 - Congedato, riprende il suo lavoro di pittore: Nascita di Eva, San Giovanni Battista nel deserto, I re Magi. Dipinge la seconda maschera (il ciclo delle maschere comprenderà alcune centinaia di dipinti, pastelli e disegni). Pubblica l’album Guerra sul mare.

1920 - Dipinge Il papà e Fiorenzo e due grandi quadri della ritirata serba: La neve e Il fango. Ha inizio il suo sodalizio con il gallerista Lino Pesaro, che gli procura la prima di una serie di mostre personali nella sua prestigiosa galleria milanese.

Trascorre le estati a Marina di Pisa.

1921-1922 - Dipinge ritratti, scene di vita familiare e marine (Marina di Pisa).

1923 - Dipinge Giuseppe Mazzini a Londra, l’Autoritratto (Galleria d’Arte Moderna di Milano), il primo grande ritratto della moglie, Maria in rosso.

1924 - Dipinge un secondo Autoritratto (Galleria degli Uffizi a Firenze), Conversazione sotto il castagno (distrutto durante la guerra) e un altro ritratto della moglie, Maria in nero.

1925 - Al suo Ritratto del Signor Sommaruga viene assegnato il premio Principe Umberto. A partire da quest’anno le vacanze estive si svolgono a Varazze, luogo che gli ispirerà molti quadri importanti.

1926 - Viene presentato da Raffaello Giolli in una mostra alla Galleria Pesaro. Negli ultimi anni Venti è presente in tutte le principali rassegne nazionali.

1927 - Realizza le vetrate per la Basilica di San Simpliciano a Milano.

1928 - Esce l’album Carpi, a cura di Raffaello Giolli. Dipinge un grande ritratto della famiglia, Il corteo, ora alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, Il Carroccio e alcune marine (Varazze).

1930 - Vince il concorso per la cattedra di pittura all’Accademia di Brera, dove subentra all’Alciati. Vi insegnerà fino al 1958. Con lui lavoreranno quattro generazioni di artisti, da quelli di Corrente (Morlotti, Cassinari, Treccani, Cassinari, Birolli, Bergolli, Chighine, Badodi, Valenti, Sassu), al gruppo del Realismo esistenziale degli ultimi anni Cinquanta (Romagnoni,

Ceretti, Vaglieri, Guerreschi, Banchieri). Sono suoi allievi anche Bolzani, Cavalli, Roberto Crippa, Dobranski, Dova, Kodra, Longaretti, Megnani, Peverelli, Plescan, Salvioni, Spinelli.

1931 - Dipinge la Conversazione sul prato.

1931-1934 - Dipinge marine (Marina di Pisa), ritratti, vetrate (tra cui la grande vetrata di Davide per il Duomo, iniziata nel 1934 e finita nel 1947).

Nel 1934 gli viene assegnata la grande insegna d’oro di primo grado del Ministero del Lavoro del Belgio per una serie di acqueforti.

1937 - Grande medaglia d’oro all’Exposition Universelle di Parigi per il quadro Il navicello.

1938 - Scrive le Divagazioni del Sileno, lungo racconto in cui enuncia la sua poetica.

1941 - Alla Permanente si tiene un’importante rassegna individuale delle sue opere.

Durante la guerra è sfollato a Mondonico in Brianza.

1944 - Denunciato per antifascismo, il 23 gennaio viene arrestato a Mondonico e deportato nel campo di eliminazione di Mauthausen, poi nel campo di Gusen, durante la prigionia scrive il diario Lettere a Maria. Sei mesi più tardi il figlio Paolo, partigiano, viene catturato e deportato a Flossemburg, morirà nel febbraio 1945 nel campo di eliminazione di Gross Rosen.

1945 - Con l’arrivo degli alleati esegue la serie di disegni sui campi di Gusen e di Mauthausen. Al ritorno a Milano viene nominato direttore dell’Accademia di Brera.

1947 - Fonda l’associazione civile Opus Laus Mariae Braidensis per l’Accademia di Brera, con lo scopo di aiutare gli studenti e gli artisti poveri. Riprende l’attività espositiva che negli anni del dopoguerra conoscerà tappe significative in diversi spazi milanesi (Guglielmi, Gussoni).

1948 - Viene nominato accademico nazionale dell’Accademia Nazionale di San Luca di Roma e membro del Consiglio Superiore delle Belle Arti.

1949 - Diventa accademico nazionale dell’Insigne Accademia Nazionale Cherubini di Firenze.

1950 - Comincia a dipingere il ciclo dei Carabinieri, che comprende oltre 20 dipinti.

1952 - Inizia la serie dei pastelli e disegni di cavalieri, cacciatori e banditi.

1955 - Gli viene assegnato il Premio Fila. Si tiene una sua importante personale al Circolo della Stampa di Milano.

1956 - Il comune di Milano gli conferisce la Medaglia d’oro di cittadino benemerito.

Mostra del ciclo dei Carabinieri per i «50 anni a Brera» festeggiati con Achille Funi.

1958 - L’Accademia per le Belle Arti di Brera, che ha lasciato per limiti d’età, gli assegna la medaglia d’oro per benemerenze di insegnamento.

1962 - Serie di quadri sul Circo. Gli viene assegnata la Medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione al Premio Fiorino di Firenze per il quadro Attori.

1963 - Esce l’ampia monografia di Mario De Micheli, presentata con una mostra alla Galleria Gian Ferrari.

1964 - Mostra personale alla1 Galleria L’Approdo di Torino.

1968-1969 - Realizza sei mosaici destinati alla Basilica dell’Annunciazione di Nazareth e dedicati al pellegrinaggio di Papa Paolo VI in Terrasanta.

1971 - Garzanti pubblica, a 25 anni di distanza, il Diario di Gusen, che in meno di un anno raggiunge la quarta edizione.

1972 - I Disegni di Gusen vengono esposti alla Galleria Gian Ferrari di Milano e poi alla San Vitale di Bologna.

Milano gli dedica una Antologica alla Rotonda Besana, a cura di Mario De Micheli.

1973 - Il 27 marzo muore a Milano.

 

Guida ai temi di un percorso

11

marzo

Ore 21.00



Presso la Scuola Materna in Via Sommi Picenardi, 

presentazione del progetto

GOLA CARPI MORLITTI.     Tre stagioni fra gli alberi.

Saluti del Sindaco e della Presidente della Sezione FAI Alta Brianza. 


Relazioni di 

Massimo Cogliati e 

Anna Caterina Bellati


Comune di Olgiate Molgora

www.comune.olgiatemolgora.lc.it 


GOLA CARPI MORLOTTI

Tre stagioni fra gli alberi

Guida ai temi di un percorso


Nel 2003 il Comune di Olgiate Molgora organizzò la mostra intitolata Gola Carpi Morlotti. Tre stagioni fra gli alberi.

L'obiettivo dell'esposizione non fu solo quello di rendere omaggio ai tre artisti che, per motivi diversi, avevano operato sul territorio comunale, ma anche offrire la possibilità di apprezzare i luoghi rappresentati nei dipinti: il Buttero (la dimora di Emilio Gola) e Mondonico (la frazione olgiatese ai piedi del Monte di Brianza dove, affiancati, c'erano la residenza di Aldo Carpi e lo studio dello stesso Gola; lì, per qualche tempo, aveva soggiornato anche Ennio Morlotti). 

Ora si vuole completare il progetto avviato installando una serie di pannelli che riproducono alcuni di questi dipinti in modo da ricreare un percorso ideale nei luoghi rappresentati dai tre artisti.

Il titolo Tre stagioni fra gli alberi rimanda a tre stagioni della pittura italiana, e lombarda in particolare, le cui ragioni sono documentate nel catalogo della mostra del 2003, pubblicato dal Comune di Olgiate Molgora e dalla casa editrice Cattaneo di Oggiono.

Seguendo il percorso del progetto, in un ambiente piacevole e incontaminato, partendo dal Buttero fino alle colline e al Valloncello di Mondonico si incrociano i luoghi che hanno ispirato i tre pittori e che, fortunatamente, hanno per lo più mantenuto intatta la bellezza di allora.

Con questa proposta l'Amministrazione Comunale di Olgiate Molgora intende proseguire l'attività di valorizzazione del patrimonio paesaggistico, storico e artistico del proprio territorio in continuità con le iniziative realizzate negli anni precedenti.


Dorina Zucchi

Sindaco di Olgiate Molgora


Continua